Formazione
Falli e fuori gioco? Li decide limmigrato
Il fischietto diventa multietnico: a Milano lAssociazione italiana arbitri addestra giovani provenienti dai Paesi extra Cee. Che aspirano a diventare direttori di gara
Il fischietto degli arbitri di calcio diventa multietnico. Il suono emesso sarà quello di sempre, ma a interrompere il gioco per un?infrazione o per un comportamento scorretto di un calciatore sarà un arbitro di colore.
A Milano l?Associazione italiana arbitri (Aia), l?organizzazione di settore che in collaborazione con la Federazione italiana gioco calcio (Figc) provvede a inviare ogni domenica migliaia di giudici di gara sui campi di calcio di ogni parte del Paese, organizza un corso riservato agli aspiranti arbitri extracomunitari, purché in regola con quanto prevede la legge sull?immigrazione.
Il corso è aperto a tutti coloro che abbiano compiuto i quindici anni e si estende fino a coloro che hanno trentacinque anni. Il programma prevede un corso che parte a fino ottobre e un altro si terrà a febbraio dell?anno prossimo, imperniato sulle minuziose regole del gioco, mentre una parte sarà riservata a un ciclo di sedute di allenamento per consentire ai futuri arbitri extracomunitari di raggiungere una buona forma fisica, indispensabile per correre in lungo e in largo sul campo e seguire da vicino il gioco. Ai partecipanti sarà consegnata anche la tessera che consente l?accesso gratuito allo stadio, grazie alla quale potranno seguire da vicino i loro beniamini extracomunitari che giocano in numerose squadre di serie A, dopo aver diretto un certo numero di partite.
Al termine dei due corsi, gli arbitri di colore andranno ad aggiungersi agli attuali centonovanta, i quali ogni fine settimana dirigono oltre centossessanta partite dei tornei cittadini di calcio che si svolgono a Milano.
Si tratta di campionati ai quali partecipano anche squadre di extracomunitari, che d?ora in poi si avvarranno di arbitraggi multietnici.
Per informazioni: Aia, via Silvio Pellico 6, Milano. Telefono: 02/86463494.
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